Il lino (Linum usitatissimum L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Linacee, di cui si utilizzano i semi.
E’ una pianta nota sin dalle epoche più antiche soprattutto per la produzione di tessuti e come alimento; ma in campo salutistico era già nota ai medici ippocratici come Dioscoride e Plinio che ne decantavano le virtù lenitive e antinfiammatorie sia per uso esterno che per uso interno.
I semi di lino contengono diversi principi attivi: mucillagini, esteri dell’acido linolenico e linoleico, proteine, steroli, triterpeni e sostanze glicosidiche.
Il lino presenta diverse proprietà terapeutiche: è innanzitutto un importante aiuto contro la stipsi cronica grazie alla presenza di mucillagini, è utile anche per tutte le problematiche connesse ad infiammazioni del colon come coliti, danni da abuso di lassativi, infiammazioni della mucosa gastrica e intestinale: l’azione emolliente e lenitiva dei semi infatti aiuta a sfiammare le mucose irritate.
L’azione dei semi di lino si esplica grazie alla loro capacità di far aumentare la massa fecale stimolando così la peristalsi: questo avviene grazie alle mucillagini che si estraggono mettendo i semi a macerare in acqua per circa un’ora, questi si rigonfieranno e libereranno le mucillagini formando una soluzione vischiosa che assunta darà l’effetto terapeutico.
La presenza di fibre nei semi di lino le rende anche utili per ridurre il colesterolo e l’assorbimento di grassi e zuccheri; L’azione ipocolesterolemizzante è completata dalla presenza di acidi grassi polinsaturi della serie omega 3 di cui il lino è ricco.
Ma il lino può essere utilizzato con successo anche per uso esterno: tipici della tradizione sono infatti i cataplasmi antitussivi preparati riscaldando i semi di lino (o la farina ottenuta frantumandoli) e applicandoli, dopo averli avvolti in un panno, sul petto per qualche minuto. Ma gli impacchi con la farina di semi di lino si sono rivelati efficaci anche per lenire infiammazioni cutanee, foruncolosi, eczemi e acne.
I semi di lino non sono tossici però vista l’abbondanza di fibre e mucillagini è opportuno assumerli con abbondante acqua(in modo tale da evitare eventuali ostruzioni intestinali) e iniziare gradualmente aumentando il dosaggio col tempo in modo tale da evitare fastidi come flatulenza e senso di gonfiore tipici dei primi giorni di terapia.
I semi di lino sono sconsigliati nei soggetti che soffrono di diverticoli intestinali o di sindromi occlusive gastrointestinali. I semi non vanno assunti per tempi prolungati ma è opportuno fare cicli alternati da pause di almeno una settimana o due; inoltre vista la presenza di fibre è bene assumerli ad almeno due ore di distanza da eventuali farmaci onde evitare una riduzione dell’assorbimento degli stessi.